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Il Wing Chun è nato circa 300 anni fa da una monaca del tempio di shaolin di nome Ng Mui, che ha raccolto il meglio del Kung fu shaolin rendendolo più semplice ed efficace in modo da rendere la forza fisica una caratteristica poco importante.
Questa insegnò le nuove tecniche ad un'altra donna di nome Yim Wing Chun dalla quale ha preso il nome l'arte marziale stessa.
Dopo si sono susseguiti altri maestri tra cui il più conosciuto è Yip Man grazie al quale l'insegnamento del Wing Chun fu esteso a livello mondiale.
E' una delle tecniche più efficaci di Kung fu ed è utilizzabile da tutti indipendentemente dal sesso e dalle caratteristiche fisiche.
Adesso vi spiego qualcosa di più specifico su questa antichissima arte marziale di difesa personale. Nel Wing Chun vengono usati i pugni a catena, cioè pugni verticali con il dorso della mano parallelo all'asse del corpo, che vengono portati con rapida successione e mirano a seguire l'avversario colpendolo ripetutamente finchè non è più in grado di opporre resistenza. Ci sono anche altri tipi di pugni che, grazie ad un allenamento continuo, possono risultare efficaci sia a contatto diretto che a debita distanza, e vengono sferrati grazie ad un uso dinamico delle braccia chiamato "frusta" che consente al braccio di scaricare potenza dal corpo in qualsiasi posizione si trovi. I calci vengono impiegati solitamente ad un'altezza medio-
Nel Wing Chun ci sono otto principi che applicati creano un sistema di difesa che consente alla persona di adattarsi immediatamente ai movimenti, alla forza ed al modo di combattere di un agressore.Questi principi sono molto semplici, ma richiedono anni di pratica ed allenamento nelle forme del Wing Chun, per consentire al corpo di acquisire i riflessi e capirne le applicazioni in situazioni reali. Oltre agli otto principi ne esistono altri altrettanto fondamentali tra cui:
Il principio della difesa centrale;
Il principio di simultaneità di attacco e difesa;
Il principio del cuneo;
Il principio della raffica continua;
Il principio della molla;
Il principio del gomito fisso.
Nel Wing Chun bisogna liberarsi della propria forza e, per poterlo fare occorre essere rilassati, non tesi, per potersi muovere con fluidità e per poter quindi reagire alle reazioni del proprio aggessore. In uno scontro la nostra stessa forza non deve diventare un freno, quindi dobbiamo rilassare i muscoli per poterci muovere in modo continuo e più velocemente possibile. Bisogna anche liberarsi della forza dell'avversario, cioè quando un aggressore cerca di usare la forza, non bisogna contrastarla ma farla andare a vuoto, per poterla usare contro di lui. Con l'allenamento si impara che, assorbendo la forza dell'avversario, il nostro attacco diventa più potente, perchè assorbiamo la sua energia come delle molle che vengono compresse e la restituiamo una volta che le molle vengono rilasciate unendovi anche la nostra forza.
Un massima del Wing Chun è assorbire ciò che arriva, seguire ciò che si allontana e colpire quando c'è il vuoto. E con questo è tutto.
Come già detto in precedenza nel Wing Chun l'uso della forza è ridotto al minimo quindi ne si deduce che è un'arte marziale adatta a tutte le persone indipendentemente dal sesso, dall'età o dalle caratteristiche fisiche. Con l'aumento della criminalità è aumentato anche il bisogno di difendersi dagli aggressori specialmente per quanto riguarda donne e persone di età avanzata ed il Wing Chun si pone tra i primi posti come arte marziale di difesa personale efficace in qualsiasi tipo di situazione.Con il giusto insegnamento ed allenamento una donna potrebbe avere la meglio su un aggressore più grande e forte di lei in soli pochi movimenti e al minimo sforzo.